Il Malocchio
L'acqua scorreva , strusciando sui sassi bianchi dei ghiaioni , si infilava sotto il ponte di mattoni costruto da chissà quanto tempo dai nostri avi di loro non rimane neppure la polvere delle loro ossa, , ma il ponte rimane li a guardare l' acqua limpida scorrere senza posa .
Le brume del mattino si alzavano dall' acqua , illuminata dai riflessi del sole , alba di quel mattino che vedeva Tonino con i coscritti tornati da tirare il numero ( pratica che veniva fatta ai tempi della grande guerra e che serviva a sorteggiare il tempo di ferma " NDR" ) avevano fatto festa tutta la notte e sul carro cantavano e facevanpo gli stupidi
Passandosi il fiasco del vino uno con l' altro.
Giugeva dal senso contrario il Prevosto con la sua veste nera il cappello a tre punte leggendo il breviario.
Mentre cantavano con quanto fiato avevano in corpo : " Òsto dle bale pòrta da bèive ..soma pa prèive , soma soldà ..." Tonino mettendo le mani ad imbuto gridava : " Corvo" I compagni sghignazzarono e diedero una bevuta dal fiasco.
Il carro dava uno scossone , pizzicando un sasso sotto le ruote ,continuò il suo cammino mentre il Prevosto scuoteva la mano messa a coltello , forse come minaccia o forse come rimprovero.
Giunti nel paese posavano ilcarro ma proseguirono facendo la via crucis di tutte le osterie .finchè non ebbero più la forza di reggersi in piedi .Tonino rientrò accompagnato da due amici , reggendosi uno con l' altro , caddero a terra e si addormentarono ai piedi della mucca pezzata rossa.
Passata la sbronza gli amici si levavano , chiamavano Tonino ma lui non riusciva ad alzarsi a causa dei dolori di pancia
, allarmati chiamavano aiuto , lo metteevano sdraiato nel pagliericcio e sua madre preparava un pò di caffè di orzo , ma lui non riusciva a ingoiarlo dal male che aveva.
Suo padre prendeva dunque il carro e senza perdere tempo andava nel paese dal "Settimin" così era sopranominato il farmacista ; forse perchè si diceva che per avere il dono di guarire le persone bisognava essere settimino , oppure a causa del fatto che a sentire le vecchie del paese era nato settimino , comunque fosse aveva guarito spesso delle persone , muvcche, cavalli , oltre che levare i denti , metteva a posto i nervi accavallati , faceva andare via i vermi dei bambini ( acetone NDR) , conciava le pelli di conigli e delle talpe che rivendeva ai calzolai , lavorava lo stomaco degli agnelli per fare il caglio .
Al mattino girava per i boschi a cercare le erbe medicinali per le sue misture,e al pomeriggio le faceva bollire , le pestava nel mortaio , le mescolava secondo le dosi conosciute a lui solo. Lo trovava che era appena tornato dal giro.
"Buon giorno Farmacista"
"Buon giorno ! Cosa posso fare per voi Tommaso?
Tommaso spiegava per filo e per segno cosa era era capitato a Tonino
"E' un brutto affare !!! "
rispondeva ,
"Occorrerebbe vederlo "
" Ho giusto il carro venite con me ! Dopo vi riporto a casa !! "
il Farmacista si prendeva la borsa con i suoi atrezzi , un flaccone con tre sanguisughe appena pescate e saliva sul carro.
Quando arrivavano nella stalla Tonino era sveglio e si lamentava ,
Il settimino gli guardava la lingua , lo faceva tossire , gli schiacciava la pancia un pò quà e un pò là ,guardava sotto la palpebra, e poi sentenziava : " Due clisteri di malva , uno al mattino e uno la sera , e un' oncia d' olio di ricino a pranzo."
Poi preso un bicchiere pieno d' acqua , vi rovesciava le sanguisughe e lo appoggiava capovolto sul braccio di Tonino, Subito gli animali si attaccavano . intanto preparava una pompa da clisterie , diede alle donne un sacchetto di erbe secche , " fatele bollire in un litro d' acqua e poi quando è tiepida portatemela."
Mentre attendeva gli aveva calato i pantaloni , e quando giunse l' acqua caricò la pompa e gliela iniettò " Stringi le chiappe e trattienila più che puoi " ordinò.
Levava le sanguisughe e le riponeva nel flaccone , ritirò le sue cose " questa sera vengo a fartene un altro " diceva mentre usciva dalla stalla e Tonino si liberava .
Erano trascorsi tre giorni ma Tonino stava sempre peggio quando un coscritto si ricordò di quando aveva deriso il prete lo raccontò a Tommaso e lui al Farmacista : " Secondo me: poichè chi sa fare il bene sa fare anche il male , bisognerebbe trovare quel Prevosto che hanno beffeggiato , mandarlo a chiamare affinche venga quì , chiedergli perdono e una benedizione poichè sicuramente è stato lui a fargli il malocchio ".
Così Tommaso accompagnato da un coscritto di Tonino prendeva nuovamente il carro e il mattino dopo si trovavano nei pressi del ponte ad aspettare il Prevosto .
Come la volta prima , arrivava coperto dal vestitone nero ,leggendo il breviario , subito Tommaso s' avvicinava e salutatolo con educazione diceva : " Ho bisogno del vostro perdono per mio figlio che vi ha deriso ! se poteste dargli una benedizione , e levargli il malocchio !"
" Ha!!! Tanta arroganza quando si sta bene ,ma quando si è ammalati ci ricordiamo del Prevosto !! E no !! Così non va bene !! Io non gli ho fatto nessun malocchio , queste sono cose che fanno le streghe !! " Rispose e con fare offeso cercò di girare dall' altra parte , ma si trovò la starda sbarrata dal giovane chiamato : Bateur ( Battitore = parte meccanica delle antiche trebbiatrici . NDR) alto due metri , e con due spalle tali che sembrava un armadio , teneva nella destra la leva del freno e la batteva sulla mano sinistra , senza minimo timore intimò: " E' meglio che vieni assieme noi senza fiatare , altrimenti finisci nel fiume con la testa fracassata " .
Il Prevosto rimase senza parola , guarò quell' " armadio " dal muso duro e deciso , poi senza fiatare salì sul carro che partì a tutta birra .
Giunti alla cascina le donne correvano incontro al Prete e piangendo lo imploravano di levargli il malocchio : " E' solo un bambino" diceva la madre , ma Bateur lo prendeva per il braccio e lo portava vicino al pagliericcio : Tonino oramai aveva perso conoscenza , sembrava morto.
" Guariscilo ! e più che svelto! " intimò
Comincò a pregare ad alta voce , leggendo dal breviario , accompagnato dalle donne , gli dava il viatico e lo benediceva , non avevano ancora finito di recitare il rosario che Tonino cessava di respirare , il Prevosto gli chiuse gli occhi e pronunciò : " Requiescant in pax ".
Mentre le donne piangevano Tommaso disse a Bateur :" Accompagnalo a casa "
Bateur salì sul carro , il prevosto a cassetta al suo fianco , si avviarono verso il ponte , nessuno parlava , uno leggeva l' altro badava alla strada .Giunti la dove il fiume fa gomito Bateur tirò le redini :" Hoo " l' asina si fermò.
" Non siamo ancora arrivati !! "
" Tu sì ! Scendi giù !! " Gridò con decisione , e intanto sfilava la stanga del freno
"Sei inmpazzito? Cosa vuoi fare? " gridò spaventato
" Ciò che hai fatto a Tonino !!! "
"Bada !! Farai anche tu quella fine !! " Minacciò
La stanga del freno lo colpì in pieno sul capo , due colpi sordi e il prevosto rotolò nel fiume senza un gemito .
Bateur pulì la leva del freno nell' erba , girò dunque il carro e tornò verso casa .
Aveva appena legato l' asina al suo posto che si sentiva male , si appoggiava alla greppia e scivolava a terra , sua madre chiamò il farmacista che correva sul posto , gli bagnarono le labbra con l' aceto , cinque minuti e cessò di respirare; il Farmacista si rialzò e con voce greve guardando in volto i curiosi accorsi disse: " Certamente è opera del Prevosto "