Una vacanza indimenticabile
Racconto questa avventura " fuori confine " non per denigrare, ma come avventura divertente in cui incorsi anni addietro , tantè che amici provenienti da quelle località, sono stati i primi , ad invitarmi a scrivere ,questo, dunque è il mio intento ,sperando che sia un fatto isolato, altrimenti ...
Avevamo deciso di andare in vacanza oltre "la frontiera della Gallia Cisalpina ", fino allora non eravamo mai scesi a sud di Ancona , quell' anno Biagio innamorato delle terre di giù riuscì a convincermi , daltronde essendo piemontese figlio di padre piemontese , e di madre originaria di quei luoghi era desideroso di conoscerli. Partimmo nel cuore della notte nella speranza di arrivare al più presto ma giunti che fummo al primo casello subito incontrammo una coda incredibile tanto che decidemmio:<< mentre aspettiamo facciamo colazione , così intanto che avvanzavamo a circa tre metri ogni cinque minuti facemmo colazione .>> Il viaggio riprese dopo quasi un'ora . Il viaggio sotto il sole fu tremendo, sembrava che tutti gli imbranati li dovessimo trovare noi , comunque dopo più di otto ore trovammo l' uscita per Ancona , ma come deciso proseguimmo oltre la dorsale appenninica , finalmente dopo altre tre ore apparve il cartello : Lesina -Rodi . Biagio al massimo dell' esaltazione mi prende per il braccio : << Gira Gira ! ci siamo >>. uscimmo dal casello e seguendo le scarse indicazioni ci aviammo veso i laghi di Lesina e Varano Ero felice di vederli , come aquariofilo ne avevo sentito parlare spesso per le speci di pesce tipiche del lago , eravamo stanchi e appena trovato un paese ci fermammo intenzionati a prender un pò di pane fresco e chiedere dove potevamo trovare un campeggio , Il negoziante , appoggiato allo stipite della porta stava a guardarci mentre chiacchierava tranquillamente con un paesano , forse pensava che eravamo entrati per fare una visita alla sua bottega! Biagio si avvicinò attese educatamente che gli fosse data udienza ,ma l' altro neanche in baffo! Continuava concitato agitando le mani , esprimendosi in una lingua , a noi, totalmente incomprensibile , Visto che questo manco lo degnava di uno sguardo Biagio si intromise umilmente :<< Scusì , vorremmo un salame... >> l' altro si voltò e con un cipiglio inequivocabilmente seccato rispose : << Ohhh !! che '? tinne fretta !! Mo tengo a che fà !! >> Biagio rimase male e tacque , io che non posso dire di amare certe persone uscii dalla bottega e risalii in auto Biagio mi raggiunse e cercava in ogni modo di scusare il tipo quasi sentendosi in colpa per il fatto che qui al paese di sua madre , dove, gli avevano insegnato ,che la gente è ospitale , cordiale , gentile , avessimo subito gustato l' ospitalità , ci fermammo vicino al lago di Varano , e tirato fuori il fornello ci mettemmo a bollire un pò di acqua per fare sode le uova che mia madre mi aveva dato dicendo :" non si sa mai, laggiù..." intanto tagliavo i pomodori per fare l' insalata si avvicinarono un paio di pescatori tirando un carretto pieno di nasse , Biagio gli mosse incontro , non so se temeva di essere maltrattato e non voleva che io sentissi , o forse voleva evitare che costoro vedessero la nostra auto targata TO . Chiese di un campeggio ma il pescatore non capì di cosa parlasse , però gentilmente indicando una capanna di tavole poco distante disse che se volevamo passarci la notte potevamo andare la dentro , lui ci ricoverava gli atrezzi da pesca ma vi era abbastanza posto per le nostre brandine . Accettammo l' ospitalità , e quella notte la passammo nella baracca , avevo un po di timore per le cose che avevo in auto ma ero troppo stanco ed il sonno mi vinse. Ci svegliarono le voci dei pescatori che si gridavano qualche cosa uno all' altro. saltai a sedere allarmato ma i miei timori erano infondati l' auto era ancora lì intatta nonostante la targa TO . Salutammo i pescatori e riprendemmo il viaggio , lungo il litorale . Ad un tratto sulla destra vedemmo un' indicazione tracciata con la vernice su una tavola : Campingio immaginammo fosse l' incricio tra la parola : camping e campeggio e svoltammo , in effetti avevamo idovinato era un campeggio , ci avvicinammo al box di lamiera che fungeva da Reception e chiedemmo se c'era posto ; un tizio con l'aria scazzata rispose di si e ci disse di fare un giro , trovato il posto sistemarci e dopo portare i documenti , Il camping fronteggiava il mare , sporgendo tra radi cespugli di macchia mediterranea enormi sassi luccicavano al sole , scaricammo l' auto. Portati i documenti in "reception" subito corremmo al mare : stupendo , l' acqua cristallina faceva risaltare il fondo di sassolini colorati , l' acqua tiepida , sotto i macigni , ricci e pomodori di mare, sentendo muovere l' acqua si rinchiudevano , attorno pochissime persone per lo più tedeschi prendevano il sole , uscii dall' acqua e mi avvicinai ad un tipo che seduto sulla spiaggia guardava i gabbiani che cacciavano i molluschi , : prendevano i mitili e poi li portavano in alto , li lasciavano andare , essi si infrangevano sugli scogli , dopo di che scendevano li mangiavano, ma altri , attendevano nascosti che si sfracellassero e poi più veloci lo mangiavano loro , lasciando quello che aveva lavorato a bocca asciutta. << Anche tra loro ci sono i furbi >> dissi ma lui non comprese , capii che era sraniero domandai :<<Deutschland ?? >> << ja Deutschland , mi disse il suo nome e mi chiese da dove venivo >> , gli chiesi in lingua tedesca se sapeva indicarmi un negozio di alimentari vicino, lui mi spiegò che il paese era a cinque chilometri ma nel campeggio vi era uno spaccio di alimentari , lo ringraziai e al ritorno cercammo lo spaccio , effettivamente vi era una tabaccheria che vendeva di tutto dai giornali ai carciofi sott' olio, alle ciabatte da mare , faceva il caffè vendeva alcolici , tagliava i capelli. Fuori ammucchiate per terra a casaccio , cassette di verdura con carote , patate, cime di rapa , stavano seccando al sole mentre sulla frutta vespe dalle dimensioni mostruose ronzavano minacciose , forse per scoraggiare evventuali compratori , Prendemmo qualche scatoletta e un paio di bottiglie d' acqua poichè che il tedesco mi aveva detto che neanche nei bagni non c' era acqua , a dire il vero non ero sicuro di aver capito bene , ma per prudenza ... Biagio prese una bottiglia di gassosa e poi coraggiosamente si avventurò in mezzo la verdura e prese una anguria , pagammo e tornammo alla tenda. Il tedesco aveva ragione , avevo capito bene , acqua non ce n'era le fontanelle erano asciutte nei bagni un paio di volte al giorno veniva un ragazzo con un bidone e gettava secchiate d'aqua dentro le latrine << , Quest' anno mi disse con la siccità è peggio degli anni scorsi , >> Il mattino dopo usai la gassosa di Biagio per farmi la barba , intanto l' auto di Fritz il tedesco a cui avevo rivolto la parola sulla spiaggia stava sopraggiungendo , si mise a ridere di voglia vedendo cosa stavo usando , mi invitò a prendere le bottiglie e la tanica pieghevole che ci eravamo portati e salire sull' auto , aveva una pronuncia tedesca talmente ostica che mi dava problemi seri a comprenderlo , con il mio tedesco maccheronico chiesi spiegazioni , ma prima di avere risposta capii , eravamo si e no a un chilometro dal campeggio e vi erano, tra i campi bruciati dal sole un paio di casolari dal tetto piano come da noi si fanno i box auto, tutti rivolti su una piazzetta al centro della quale una fontana buttava di continuo acqua a volontà tanto che fuoriusciva dalla vasca e dopo breve scorrere veniva assorbita dal terreno , Il tedesco aveva persino un paio di taniche in plastica nera per fare in modo che il sole la scaldasse e usarle per farsi la doccia . Fatta la scorta d' acqua sotto gli occhi divertiti di alcuni contadini ritornammo verso il campeggio , durante il viaggio Fritz , mi spiegò che l' acqua veniva chiusa apposta dal padrone del campeggio per costringere i turisti a comperare quella in bottiglia , e per convalidare la sua affermazione mi invitò ad andare allo spaccio , dove tra le cassette , e carabattole di ogni sorta vi erano due tavolini e sul bancone sudicio spiccava una fiammante macchina per fare il caffè espresso , chiesi un caffè mentre Fritz scelse una birra, la signora sciaquò al lavandino la tazzina , mi fece il caffè e me lo porse , a dire il vero è stata l' unica cosa ottima che ho trovato in tutto il periodo di soggiorno, Friz fece una smorfia di disgusto bevendo la birra , ma la ingurgitò ugualmente. Tornato alla tenda scaricai l' acqua , Biagio stava già preparandosi per il mare , aveva appena agganciato una ragazzina e a gesti cercava di spiegarsi , sembrava più ad una scimmia che a un essere umano , ma lui mischiando il pugliese il piemontese e l' italiano riusci a farsi capire e preso l' asciugamano sparirono dietro ai massi che disseminavano la spiaggia. Appesi la tanica dell' acqua e riposi le bottiglie all' ombra , poi feci un giro per il campeggio , Fritz era poco lontano , mi meravigliai vedendo che il baule della sua Opell era completamente pieno di generi alimentari in scatola o in buste sottovuoto sembrava si fosse preparato per la guerra atomica , mi disse che avrebbe proseguito il viaggio verso sud gia all'indomani , mi disse anche che avrebbe comperato il meno possibile in Italia perchè gli italiani vedendo che era straniero cercavano di aprofittarne per aumentare i prezzi , Gli spiegai che fortunatamente l' Italia non è solo li ma lui mi rispose che avendo avuto altre esperienze simili si era atrezzato per ogni evventualità , sulla bagagliera aveva un enorme cassone e anche qui vi era di tutto , persino una lampada per saldare , le chiavi da idraulico e una pompa della benzina di riserva... il mattino dopo partì . Biagio ; che era addetto alla cucina , mi disse : << perchè non prendiamo un pò di carne , magari due fettine ?>> , in fondo da quando eravamo arrivati eravamo diventati vegetariani , mi disse: << fra poco mi nasce qualche carota dall' ombelico>> unico lusso poichè non vi era quasi nulla dentro quello spaccio era stato un melone che chissà come era riuscito a "rubare " alle vespe che lo assediavano. Mi recai allo spaccio e chiesi al padrone se era possibile avere un paio di fettine ; lui mi guardò come se provenissi dalla luna e mi rispose con un tono di voce come il solito poco piacevole: << a cà la carne si paga in anticipo >> << va bene >> risposi . << sono una diecimilalire >>aggiunse ; non fiatai , presi quanto richiesto e li porsi , sembrò che quasi me li strapasse di mano , ma forse fu una impressione, << vieni domani che ce stà >> . il mattino apresso appena vidi che apriva ( circa verso le dieci) mi presentai , lui mi porse un pacchetto che teneva appoggiato sul contatore della luce e disse << mi devi una altra cinquemila , ce ne stà di cchiù >>. La richiesta mi colse di sorpresa , già era cara a diecimila figuriamoci a quindici , istintivamente apersi il pacchetto , e con stupore vidi che la carne era nerastra avvicinai il naso : Puzzava di marcio ! Scusi ! dissi ma questa è andata male ! >> lui mi guardò con fare arrogante e rispose :<< che cazz... vuoi ! carne vulevi , carne t' aggio purtato . mi devi na cinquemila! >> si ! dissi ma questa è marcia! I soldi erano buoni diamine !>> e porgendoglela dissi :<< annusi anche lei , questa è avariata >> << e che sono nu puorco che annuso la carne marcia !! >> << dammi li sordi mii e vattene >> finora ero stato calmo ma stavo già cominciando ad alterarmi , alzando la voce , con decissione dissi << o mi sostituisce la carne o mi restituisce i miei soldi >> per tutta risposta si mise a gridare parolacce e frasi in un idioma conosciuto solo da loro , in un attimo altri tre o quattro cominciarono a parteggiare per lui ma io non potevo neanche rispondere a motivo della lingua , anche Biagio fu attirato dalle urla e corse sul pazzale antistante la Reception , cercò di placare gli animi ma nessuno gli badava ad un tratto il tipo dello spaccio ( che era anche il proprietario del campeggio ). Mi tuonò nelle orecchie : << Vattetenne allu paese tuo biamuntese em merda che a ca non ciabbisogna la gente tua >> Non me lo feci ripetere due volte , tornai alla tenda, in cinque minuti avevamo sbaraccato , Biagio taceva , non so se per vegogna ( ma di cosa) o per rabbia salimmo in auto e ci avvicinammo alla baracca di lamiera , ero troppo arrabiato per scendere, lo fece Biagio disse le notti , il tipo fece il conto sul dorso di un depliand sul quale spiccava in primo piano :" Visita la Puglia Terra dei sapori veri , dell' ospitalità , della cordialità , del mare incontaminato.. " pagammo e uscimmo sullo sterrato che ci avrebbe portati sulla nazionale ; pigiai a fondo l' acceleratore della Tipo e fino a che non vidi il cartello che indicava la fine della Puglia non mollai , appena fummo fuori fermai l' auto << mi scappa na pisciata >> dissi e avvicinatomi al cartello feci una lunga e liberatoria pisciata voltato verso quella terra tanto ospitale. Riprendemmo il viaggio verso nord attraversammo la terra abruzzese , quella dei piceni , scavalcammo lo spartiaque appenninico e al primo campeggio in terra Gallica ci fermammo , Non era un gran che , ridosso la ferrovia e tra i canneti ma la cordialità della gente che non ci aveva mai visto prima , le fontane con acqua abbondante e fresca i bagni puliti ,il profumo di arrosto che proveniva dalla trattoria del campeggio , ci fece subito sentire meglio , Diedi una pacca sulla spalla a Biagio << Vedi? Siamo tornati a casa !>>.'l nini