Il Fucile

Nel granaio appeso a un chiodo tanto alto che non arrivassero i ragazzini era appeso uno schioppo che doveva essere molto vecchio , il cane esterno fatto a a morsetto chiudeva ancora una scheggia di pietra e il calcio in legno lavorato aveva due mostrine d' acciaio lavorate col punzone dalle quali si intravedeva uno stemma .Noi curiosi avevamo cercato più volte di prenderlo senza mai riuscirci, quella sera decidemmo di chiedere al nonno perché era lì Il nonno era sempre felice di parlare delle storie della sua famiglia e della sua gente.
La stalla comunicava con la cucina attraverso una porta di legno e la sera ci riunivamo tutti assieme sfruttando il calore degli animali.
"Quel fucile lo aveva avuto mio nonno da un disertore dell' esercito di Napoleone, che giunto alla sua baita affamato e ferito , era stato aiutato e rifocillato e poi gli aveva dato un pane e una zucca di vino per che potesse finire il viaggio, lui come ricompensa gli donò il fucile in cambio. Mio nonno lo usava a cacciare di frodo , perché allora la caccia era riservata ai ricchi,ma lui aveva una moglie e sei bambini oltre gli suoceri e un boccone di carne era un lisso per la povera gente delle vallate , tantopiù che era proibito ai valdesi freguentare i cattolici.
" Ma allora le cartucce dove le comperava ?" chiedeva Giuseppe
Il nonno ridendo : " ma non mettevano mica le cartucce li dentro!
" noo allora come facevano?
"Il nonno pestava nel mortaio ,del carbone, dello zolfo da vigna , e il salnitro che raschiava dai muri dove fiorisce per l' umidità, macinava ogni cosa divisa poi impastava il tutto con un poco d' acqua e la metteva a seccare, poi la spezzettava e la metteva in una piccola fiasca di pelle ben sigillata. Quando doveva caricare il fucile ne metteva un ditale poi un po’ di filacce di cotone poi la palla da schioppo e ancora filacce poi schiacciava tutto con la bacchetta. Quando doveva sparare , prendeva bene la mira tirava su il cane e buum!!
" E per fare la palla come faceva?"
il disertore ne aveva lasciate un qualcuna , allora lui aveva preso lo stampo con del tufo così raccoglieva sempre la palla vecchia , la faceva fondere e la colava nello stampo, a volte sù verso le cave di pietra trovava qualche residuo degli esplosivi di piombo allora lo aggiungeva a quello che già aveva."
"Nonno ma spara ancora? Proviamo?" Gli dissi
"Non provarci! Che ancora ti scoppia sul muso! Saranno almeno trentanni che non spara più, persino i tedeschi lo hanno guardato e poi lo hanno lasciato stare dovè".
Nonno cosa ci facevano i tedeschi qui?"
" Ora basta è tardi ! tutti a letto ve lo racconto una altra volta"

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