Il coraggio di essere uomo
Eravamo tra i filari di vite assieme al nonno , lui zappava , io e Giuseppe raccoglievamo la gramigna , ne facevamo dei mucchietti , appena secchi avremo dato fuoco ; quando sentimmo i cani abbaiare arrabiati, Il nonno alzò la testa dal lavoro ,e mentre si levava il cappello per asciugarsi i sudori , guardò verso casa << To! Il Pacèch >> , poi riprendeva il lavoro. Noi il " Pacèch " lo avevamo sempre visto , due o tre volte l' anno passava , aveva solo un cagnetto marrone un bastardo che aveva trovato da qualche parte , e uno zaino da Alpino dove aveva tutte le sue ricchezze, c'era chi diceva fosse uno zingaro , altri che fosse un barbone , ma tutti erano pronti a dargli un piatto di minestra e un bicchiere di vino,
lui si accontentava di dormire nella stalla in mezzo la paglia , o d'estate sul fienile, si guadagnava qualche soldo dipingendo delle figure sacre sui muri , o su tavolette di legno , per coloro che ricevuta una grazia , intendevano far notare la loro riconoscenza portando questi ex -voto in chiesa .
Il nonno lo conosceva da quando era cascato un aereo germanico , durante la guerra , nel bosco mentre lui era al pascolo; era andato a vedere , era riuscito a tirarlo fuori appena in tempo , prima che esplodesse, era ferito alla testa ,le mani legate dietro la schiena , e una gamba rotta ma era vivo. I tedeschi dalla " fascia al braccio " ( SS). Lo avevano cercato a lungo non convinti fosse bruciato nel rogo dell' aereo , ma il nonno lo aveva nascosto in mezzo al bosco in un luogo sicuro, noto a lui solo per timore delle spie, i tedeschi alla fine si convinsero e abbandonarono le ricerche. Non si capivano , lui parlava inglese e il nonno in piemontese, lui ripeteva :" pis ( peace) - plis ( please) " e il nonno capiva volesse andare a urinare , poi aveva cominciato a parlare in tedesco e così cominciarono ad intendersi un pò , il nonno lavorava saltuariamente alla TOT ( i magazzini militari tedeschi ) e quì aveva imparato qualche parola in lingua tedesca che mischiava con il francese ed il piemontese " facendo un bel minestrone". Alla fine della guerra il Pacèch si era messo fare il vagabondo fingendo di essere " toccato" nel cervello. Il nonno sapeva il perchè ma aveva promesso di tacere per sempre .
Quella sera , nella stalla noi ragazzi eravamo attorno al Pacèch , curiosi di sentire le sue storie e guardare cosa faceva , parlava un italiano stentato diceva di essere americano, aveva preparato un pezzo di legno e cominciava dipingere una Madonna , quando la nonna arrabiatissima entrò e cominciò a sgridarci perchè non avevamo fatto i compiti di matematica , allora il Pacèch , ci mandò a prendere i libri e quaderni e radunati attorno a lui cominciò a fare i compiti assieme a noi , sembrava che la matematica fosse i suo pane, noi eravamo allibiti , ci raccontava di avere lavorato con Enrico Fermi , e per questo essere ricercato dai russi e dagli americani , poi si metteva a fare il cane e abbaiava alle mosche, e tutti pensavamo fosse pazzo . Il giorno dopo ripartì, arrivato alla ferrovia , mentre viaggiava lungo i binari, il treno lo investiva , Noi venimmo a saperlo perchè il cane tornò indietro da noi , il nonno andò a cercarlo, il treno non si era neppure fermato , nessuno se n'era accorto, nonno raccolse lo zaino scaraventato nei campi , e avvertì i carabinieri ,il cane restò con noi. Allora il nonno ci raccontò la storia di Pacèch : era un fisico nucleare , aveva studiato veramente con Fermi, era all' università di Pisa quando i tedeschi lo catturarono per portarlo prigioniero in Germania , e fu li che cadde l' aereo, In seguito vedendo gli sviluppi degli studi sulla fusione nucleare , lasciò credere di essere morto , qualcuno continuò a cercarlo ma lui piuttosto di continuare la ricerca su una cosa che viene usata a fare del male alla gente , preferì diventare 'l Pacèch : uno zingaro un pò scemo , senza casa nè famiglia . Non è diventato celebre come i suoi colleghi , ma sul suo capo non c'è il marchio del sangue di milioni di morti , e sicuramente Nostro Signore questo lo terrà a mente quando richiamerà i morti , nell' ultimo giorno .