Ël canton dij busiard


Bollettino Online
A Cura dell'associazione culturale "Ël pont ëd pera"
    N. 182
Gennaio 2012


 

                




RASCHIANDO IL FONDO DEL BARILE.....

Benchè in Europa gli animali siano protetti, in taluni casi esagerando dimenticandosi che gli animali ci servono da cibo in quanto noi “Bestie”umane abbiamo la necessità di cibarci di “animali di specie inferiore”.

Ora appare una novità che ci conferma come nel governo Italiota nulla cambi....

Alla faccia della Signora Brambilla (non si offenda per il titolo di “signora”) che si fa fotografare tra i somari  (non intendo i politici) intendo quelli intelligenti del genere Equus. 
Il governo a cui lei è legata ha proposto una legge prontamente ripresa dal “Professore”.

Bisogna innanzitutto sapere che sulla carta, gli animali sono definiti esseri senzienti e tutelati da:

- Trattato di Lisbona dell'Unione Europea
- Convenzione Europea di Strasburgo
- Legge 281/1991 (Lo Stato tutela gli animali di affezione al fine di tutelare la salute pubblica e l'ambiente).
- Legge n.189/2004 (divieto di combattimenti e di utilizzo per pellicce)
- Codice Penale (reato di maltrattamento, di uccisione, di abbandono)
- Legge n. 201/2010 (reato di traffico di animali)
- Codice della Strada (obbligo di soccorso animali)
- Leggi Regionali
- Ordinanze ministeriali
- Ordinanze comunali

Nonostante tutto ciò tra le leggi che
Il governo Monti sta emanando, una riguarda gli animali domestici:
Ogni famiglia dovrà  pagare una tassa su ogni animale domestico in possesso in quanto il professor Monti li definisce BENI DI LUSSO, non beni affettivi. Potremo ringraziare, il professor Monti, se in questo modo, inciterà l'aumento degli abbandoni, delle uccisioni, e della sofferenza di tante povere bestie, che o saranno abbandonati da chi, in questo periodi di "Menefreghismo governativo", non può permettersi ulteriori spese, in pratica centinaia di cani confluiranno in canili lager dove concluderanno la loro esistenza tra sofferenze di ogni tipo.
Lager spesso in odor di mafia gestiti dagli "amici" degli "amici" che spilleranno soldi allo stato.
Ma alle Bestie che governano...  non glè ne pò fregar de meno,l’importante sò ij sordi....









Biblioteca .... Riflessioni

Nel  precedente articolo mostravo il mio setticismo sul "Mischung" ( per l'amico stefano:" mixture")

 Tra la mentalità piemontese  del "bogia nen" e quella sudista del "ce pensamo noi ..basta che ce fai guadambià".
Nonostante tutto devo comunque ammettere che nell'utimo anno un bel pò di cose sono state fatte pur nella ristrettezza economica dei tempi. Ho visitato la biblioteca con spirito critico e setticismo ed ho potuto constatare l'eccellente servizio, "GRATUITO" Questo è bene precisarlo.  Ho richiesto un libro non disponibile sapevo che reperire questo testo non era facile eppure la  ragazina  della  "
Empfang"...( "reception" per Stefano 8#)))  dopo qualche giorno me lo procurava...
Con la password fornitami dalla stessa ho potuto accedere dal  web point  ( naturalmente sempre Gratis) al mio sito.
Ben tre SO. Windows 7, Ubuntu, e  Tiger della MC os. sono a disposizione.
 Se il mio occhio critico può tranqullamente definire il ricupero edilizio del locale troppo grossolano e "sgangheroso" diretto da architetti e geometri inesperti circa le tecniche costruttive piemontesi del '500-'600.
Non posso dire la stessa cosa dell'organizzazione interna, eccellente e molto ben fatta. Pur rimanendo un certo qual modo disorientato dalla presenza del deorts del bar a pochi passi  dall'entrata.

Anche la fontana, che suscita un bel pò di perplessità in quanto le lastre di pietra bagnate e ricoperte di muschio scivoloso  possono creare pericolo per i ragazzini che si avvicinano a bere...(ho scritto bene ho visto ragazzini che andavano a bere...)
o gli anziani che si avvicinano imprudentemente a "rinfrescarsi i piedi..."
In fondo ha un bell'effetto, e rende la piazza detta "Dei sanguinari"  sicuramente bella e piacevole a vedersi.

(Prossimamente  le considerazioni sugli altri lavori)










Quando si riscopre le antiche tenologie.Un tempo si diceva "GAZ"

A None pare che una sorta di consorzio tra agricoltori stia portando alla costruzione di un generatore di biogas, sfruttando i liquami animali e la fermentazione di vegetali insilati. Energia rinnovabile ma non solo, energia recuperata, perché gli scarti di risulta saranno un ottimo concime per i campi.
Speriamo che questa iniziativa possa andare in porto, in parziale sostituzione della famigerata centrale a legno....

Oramai la parola di “Energia rinnovabile” (green energy) è diventata di moda, alcuni addirittura si atteggiano a scopritori dell’acqua calda riproponendo la costruzione di strutture che mai verranno effettuate ma servono a ciucciare sodi dai fondi UE .

Fin dal 1830 a Torino veniva costruito il primo Gazzometro tra le vie Sacchi e Stati Uniti, nel 1851 a causa dell’estendersi della città, nonché il rapido incremento dell’illuminazione cittadina (all’epoca fatta con lampioni a gaz) , fece spostare l’impianto in Borgo Dora, e qualche anno nel 1891 ne fu costruito un altro in borgo Vanchiglia.
Pare però che in quest’ultimo venisse gassificato il carbone.
Attualmente i gasometri sono sempre meno usati e rappresentano più dei monumenti “ storici” piuttosto che delle vere e proprie infrastrutture. In passato infatti i gasometri venivano utilizzati per accumulare il "gas di città", che veniva prodotto sia per gassificazione del carbone. Tale gas veniva utilizzato sia per usi domestici, sia per l'illuminazione pubblica delle città. Con la diffusione del gas metano però l'utilizzo del "gas di città" è via via scomparso e così anche i gasometri hanno perso il loro ruolo. Queste strutture venivano utilizzate anche in ambito industriale.
Durante il “ventennio” ne fu edificato uno nelle “basse di Stura” per il trattamento dei liquami cittadini.
Nello “spirito dell’autarchia”  in essi venivano convogliatele fognature cittadine,
 e dalla fermentazione batterica dei residui organici in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici, fanghi di depurazione, scarti dell'agro-industria. Produceva il classico Gaz di città.
Un intero processo che vedeva la decomposizione del materiale organico da parte di alcuni tipi di batteri produrre: Anitride carbonica, idrogeno molecolare e metano, e che avveniva  nelle strutture del “gazometro”.
 Questo Gaz di città  alimentava molti “pipigas” di antica memoria delle famiglie torinesi.
Dopo anni di “vacche grasse e di spreco su scala industriale si riscopre “l’Antica tecnologia”.
Speriamo che l'iniziativa degli agricoltori  più lungimiranti dei nostri  ciechied incapaci  “politici”. possa portare a risultati degni di nota




 
Comissione Voyager



                                                                                                                                                                                Per i fan di Star Trek

 che amano scrivere o leggere storie su questo filone segnaliamo un sito dove potranno esser protagonisti dei loro racconti. 

Un saggio potrete averlo  a questo indirizzo :  http://commvoyager.altervista.org/






Le conte dla stala

Siccome rimane parecchio spazio libero prendo l' occasione per ricordare i miei racconti "Le conte dla stala"  che furono pubblicate sul libro omonimo di cui abbiamo esaurito tutte le copie.                   
Siamo in attesa di trovare un editore o una tipografia disponibile a stamparne una quantità limitata a prezzi accessibili. comunque chi volesse avere un saggio dei racconti nella rubrica "le Conte" acessibile dalla pagina principale









Arvajse Mario Ëd l'Ors

Non è mia consuetudine ricordare chi ci ha lasciati perchè non  voglio che questa rubrica diventi una cronologia dei defunti ma un pensiero particolare a Mario ëd l'Ors, se mi permettete lo voglio rivolgere, un solo episodio di tanto tempo fa.
Lavoravamo in campagna, Biagio, Giovanni ed io.
Un sabato sera con la bici partimmo dalla nostra borgata e raggiungemmo None, già allora come oggi deserta dopo una certa ora ad eccezione dell'osteria dell'Orso gestita da Mario Pairotto.
Quella sera posammo le biciclette contro l'ippocastano che svettava maestoso poco lontano ed entrammo nell'osteria, le grida di quelli che giocavano a carte, il fumo, e l'odore del vino sincero empiva il locale.
Mario si asciugò le mani e chiese cosa volessimo, noi ci strigemmo nelle spalle. 
Lui ci disse :Vajre sòld i leve an sacòcia?
Noi rivoltammo le tasche e il borsellino, benchè lavorassimo duramente il nostro stipendio rimaneva in casa, i nostri genitori ci lasciavano poche lire, il "pret" (mancia). Tra tutti ragranellammo qualche lira e la mettemmo sul banco, lui raccolse quei pochi spiccioli : "Con questi vi posso dare una camomilla!" Disse tra il serio ed il faceto.
Ci stringemmo nelle spalle...lui si vose verso la moglie: "Maria! Na canamia, e butà d'eva c'ha basta per tre"  (Maria una camomilla...metti un pò più d'acqua che deve bastare per tre".)
Questo episodio l'avevo quasi dimenticato...ma quando Mario me lo ricordò mi parve che fosse ieri ...invece erano passati quarant'anni....

Arvajse Mario e prepara na canamia  an pò lunga,  per cand e vniroma a trovete....








Addio al  vecchio Tiglio

C’era una volta Villa Cerutti,  poi l’ottusa cecità di qualcuno decise di abbattere una pregevole costruzione simbolo di un’identà....

Del parco della villa rimase, muto testimone della tragedia, un grande tiglio sopravvissuto fino ad pochi giorni fa quando è stato abbattuto...
Fin dai tempi dell’abbattimento degli ultimi platani del viale (la leja)  Maria mi chiamò allarmata, avevamo appena perso la lotta alla difesa dei platani e questa del tiglio malato non ci voleva proprio...
Mostrandomi l’enorme buco nel tronco mi disse costernata: “Nino, cosa ne pensi...riusciamo a salvarlo?”.
Io sono uno sfegatato difensore del verde e del patrimonio storico ma non potei fare altro che constatare il male. “Vedi Maria questo buco?” dissi “ Ebbene si allargherà sempre più, purtroppo il Tiglio non ha una vita lunga come la quercia o il platano e i suoi giorni sono contati,  i parassiti le formiche e quant’altro lo porteranno rapidamente alla fine”.
  Mi disse: “Possiamo fare nulla?”
“Io taglierei rami della coppa più corti possibile in modo che facciano minore resistenza al vento, ciò solleciterà di meno la base del tronco...ma l’unico consiglio realistico è  quello di mettere un altro albero a fianco, poi appena possibile eliminare questo, io ho il massimo rispetto per il patrimonio storico e culturale ma...prima di tutto viene l’incolumità degli umani, comunque  non  basarti unicamente sulle parole di un “barotto come me” ma consulta uno "specialista” .
Maria fece sfoltire la coppa seguendo il mio consiglio ( peccato di orgoglio?).
Come diagnosticato il “Male”,  un cancro mortale, continuò a svilupparsi fino a che quest’anno portò alla decisione finale: “Abbattimento” ....
 L’eliminazione di quell’albero che io vidi, fin dalla mia giovinezza ergersi maestoso, mi stringe il cuore ed evitai  di andarne vederne la fine...purtroppo a differenza dei platani di San Rocco per lui non c’era nulla da fare. La sua natura, il suo ciclo biologico era terminato.
Prontamente al posto del vecchio tiglio è stato piantato un altro albero, un platano, benchè non sia un rametto striminzito come quelli messi a dimora  nel viale,  ma un  albero  forse di 15 centimetri di diametro purtroppo non lo vedrò divenire come il vecchio Tiglio...








 VERGOGNA!!

Qualche gorno prima del tonfo dell’”uomo del destino” abbiamo assistito alla scena in cui il presidente Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel  che se la ridono del presidente del Consiglio. Bisogna specificare che la loro derisione non è riferita al paese ne al popolo: l’oggetto dell’ironia, infatti, non all’Italia, bensì al presidente Beluska.
 Indubbiamente il presidente Sarkozy e la cancelliera Merkel, sino rei di mancare di rispetto al presidente di uno stato straniero, ma ad onor del vero bisognerebbe chiedersi come mai si sia arrivati a questa situazione. Oramai, a livello europeo ed internazionale, siamo ritenuti i “quaquaraqà” dalla politica, e dai mercati (finanziari e non), insomma un potenziale pericolo per tutta l’Europa.
Questo fatto, purtroppo, ha conseguenze negative per il Paese che detto in parole povere ha un debito tale che lo costringe a pagare sui suoi titoli di stato un interesse 300 volte più alto della Germania 

Chi fissa questi parametri? Le banche che prestano i soldi ai paesi in difficoltà, e guarda caso Monti è proprio il rappresentate di queste banche...dunque ora potremmo tranquillamente dire che siamo tutti nelle mani dei cravattari europei., morale della favola: “Dalla padella alla brace”.
Purtroppo in questi ultimi 15 anni la maggioranza al governo si è profondamente impegnata a distruggere la classe piccolo borghese, favorire il grande capitalismo e ricreare il "proletariato" che gradualmente era scomparso.
Migliaia di dissocupati arricchiscono ora il nostro paese, mentre decine di plurimiliardari si contendono il 70 per cento della ricchezza nazionale...e stiamo ben certi che costoro non sarano tanto stupidi da mettere il loro denaro in una banca italiana ma li investeranno nei vari "paradisi fiscali". Questo naturalmente collegato al fatto che le famiglie sempre più in difficoltà danno fondo ai loro risparmi...denaro che le banche avrebbero potuto prestare ai vari imprenditori....
Insomma innescando il classicio serpente che si morde la coda....
Staremo a vedere cosa Monti saprà fare....continuerà la politica di impoverire il paese o creerà veramente il milione di posti di lavoro citati dal berluska nel "Patto con gli italiani?".

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EVVIVA EVVIVA, IL CORPO DEGLI ALPIN.!... 

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e rivoluzioni ciò che manca a gran parte della popolazione del pianeta  mentre il rimanente quarto degli abitanti lo sbatte bellamente nella spazzatura.....

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e ne leggerete delle belle




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