La Sisal
Loris era della bassa padana ( Polesine ndr) il suo paesello era stato spazzato via dall' acqua , e la sua casetta scomparsa sotto il fango , così aveva lasciato i suoi affetti e la sua famiglia , era venuto quì con una borsa di tela e il giornale nella tasca del cappotto come unici averi , era venuto a lavorare da " Gioanin Lamiera" ( alla Fiat ndr). Faceva il primo turno alla Fiat e al ritorno dal lavoro andava a tagliare legna o da manovale in campagna , la moglie , faceva le faccende domestiche nelle case delle " Signore". Loris andava fino alla mirafiori con la bicicletta per risparmiare il denaro del treno , entrava alla porta numero uno ; lì di fronte vi era un chiosco , si fermava a prender un caffè per riscaldarsi prima di cominciare a lavorare , e comperava cinque " Nazionali " ( a quei tempi le sigarette si vendevano ancora sfuse ndr ) uniche soddisfazioni che poteva permettersi.Quel mattino gli amici a furia di insistere riuscirono a fargli giocare la schedina ( Sisal) , Gli dispiaceva spendere cinquanta lire ma per non farsi criticare la compilò , la mise in una tasca e se ne dimenticò .
Al lunedì gli amici lo chiamarono : " Dai Loris controlla la schedina se hai vinto!! "
" Ma figuriamoci !!! " Rispondeva cercando in fondo le tasche , un un angolo ritrovò la scedina ridotta a una pallina ,
cercava di stirarla con la mano, schiacciandola sul piano del tavolino,
Controllavano la schedina con i risultati scritti sul tabellone appeso contro la parete : " x 1 2 - 2xx .... accidenti!!! Loris hai fatto tredici : domani paghi da bere !!! " esclamavano gli amici .
Entravano al lavoro ma Loris non credeva di aver vinto , pensava : " Mi prendevano in giro". Tornato a casa lo raccontava alla moglie , lei andava dal tabaccaio , si faceva scrivere i risultati su un pezzo di carta e tornata a casa confrontava i risultati , per avere ancora conferma andava pure lui a controllare , " Non è possibile " pensava ; invece era proprio così !! : trecento milioni .. Loris una cifra simile non era neppure capace a scriverla ..
Consegnava la schedina e faceva finta di nulla , agli amici che gli chiedevano diceva : " Magari fosse così ".
Poi vedendo che continuava a lavoare normalmente non dissero più nulla .
Intanto i quaranta giorni trascorrevano, e quel mattino " La guardia " si presentò a casa sua e gli disse di andare in banca che c' erano i soldi . Lì il direttore gli mostrò un foglio che diceva che i soldi erano pronti , gli spiegava come investirli , come fare il contocorrente, come comperare una casa , ma lui si sentiva girare la testa , la vista ballava e le parole rintronavano nelle orecchie sanza fermarsi , il cuore batteva tanto forte che sembrava volesse uscire ,
i pensieri si accalcavano , uno sull' altro , pensava alla moglie che desiderava un materasso nuovo, lui poteva comperarsi una moto , tornare al paesello , farsi una casetta ... alla fine quando uscì era rintronato , aveva firmato una dozzina di fogli , aveva fatto una cinquantina di firme , in tasca aveva un blocchetto degli assegni e un malloppo di fogli di cui ignorava l'utilità , camminava verso casa immerso nei suoi pensieri quando si sentì chiamare : " Loris!! "
" La guardia " lo chiamava dal suo sgabuzzino , ( "La guardia " era un carabiniere in pensione , ora faceva la guardia campestre , l' assicuratore, e curava gli interessi di parecchie persone nel paese, era conosciuto come una persona onesta , e tutta di un pezzo , Loris aveva fiducia completa )
" Visto che tua moglie fa la serva nelle case delle signore perchè non gli compri un negozio così smette di rompersi la schiena per gli altri? "
" Si ... ma sai io ... non so... "
" Tu non devi pensare a nulla ... ho giusto sottomano una latteria che farebbe per te , parlane a tua moglie , se decidete vieni a dirmelo , faccio tutto io "
la moglie era inebettita a lei sarebbe bastato un materasso nuovo e una bicicletta non troppo sgangherata.
Loris non sapendo cosa fare stette ai consigli della guardia che prese accordi con il proprietario , e con il notaio , lo chiamò solo a firmare e a pagare, fino a quel giorno non aveva mai fatto un solo assegno , " La guardia " lo compilava e lui lo firmò solamente . Il giorno dopo la moglie entrava nel negozio assieme al vecchio proprietario a imparare il nuovo mestiere .
Sia quel che sia , il fatto di poter comperare senza tirare fuori il denaro o il fatto che la cifra elevata di cui disponeva lo eccitava , cominciò comperare il materasso , poi la bici nuova, poi il cervello gli diede di volta , lasciò il lavoro , cominciò a frequentare locali notturni , si fece una amante , abbandonò moglie e figlio .
Passò più di un anno , un bel bel giorno giunse dall' America una lettera di Loris con la richiesta alla moglie di vendere il negozio e mandargli il denaro che lui lo aveva finito , ma lei rispose " Picche" in fondo aveva il bambino ancora piccolo e qualcuno doveva pensarci .Dopo parecchi mesi il " consolato " provvide al rimpatrio . Completamente senza denaro , vestito come un pezzente , e ridotto a pelle e ossa , Loris si presentò a casa chiedendo perdono . Lei chiese consiglio alla guardia , al Parroco e anche al Maresciallo dei Carabinieri che la consigliarono di perdonarlo , se non per altro per amore del bambino.
Così Loris tornò a lavorare alla Fiat , pedalando sulla sua bici sgangherata , tornava a fare i turni , ma non giocò mai più alla " Sisal " una cosa aveva imparato : il denaro può fare piacere ma quando è troppo può portare sfortuna , sicuramente non vale la pena di rischiare.
'l nini