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RASCHIANDO IL FONDO DEL BARILE.....
Benchè in Europa gli animali siano protetti, in taluni casi
esagerando dimenticandosi che gli animali ci servono da cibo in quanto
noi “Bestie”umane abbiamo la necessità di cibarci di
“animali di specie inferiore”.
Ora appare una novità che ci conferma come nel governo Italiota nulla cambi....
Alla faccia della Signora Brambilla (non si offenda per il titolo di
“signora”) che si fa fotografare tra i somari (non
intendo i politici) intendo quelli intelligenti del genere Equus.
Il governo a cui lei è legata ha proposto una legge prontamente ripresa dal “Professore”.
Bisogna innanzitutto sapere che sulla carta, gli animali sono definiti esseri senzienti e tutelati da:
- Trattato di Lisbona dell'Unione Europea
- Convenzione Europea di Strasburgo
- Legge 281/1991 (Lo Stato tutela gli animali di affezione al fine di tutelare la salute pubblica e l'ambiente).
- Legge n.189/2004 (divieto di combattimenti e di utilizzo per pellicce)
- Codice Penale (reato di maltrattamento, di uccisione, di abbandono)
- Legge n. 201/2010 (reato di traffico di animali)
- Codice della Strada (obbligo di soccorso animali)
- Leggi Regionali
- Ordinanze ministeriali
- Ordinanze comunali
Nonostante tutto ciò tra le leggi che
Il governo Monti sta emanando, una riguarda gli animali domestici:
Ogni famiglia dovrà pagare una tassa su ogni animale
domestico in possesso in quanto il professor Monti li definisce BENI DI
LUSSO, non beni affettivi. Potremo ringraziare, il professor Monti, se
in questo modo, inciterà l'aumento degli abbandoni, delle
uccisioni, e della sofferenza di tante povere bestie, che o saranno
abbandonati da chi, in questo periodi di "Menefreghismo governativo",
non può permettersi ulteriori spese, in pratica centinaia di
cani confluiranno in canili lager dove concluderanno la loro esistenza
tra sofferenze di ogni tipo.
Lager spesso in odor di mafia gestiti dagli "amici" degli "amici" che spilleranno soldi allo stato.
Ma alle Bestie che governano... non glè ne pò fregar de meno,l’importante sò ij sordi....
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Biblioteca .... Riflessioni
Nel precedente articolo mostravo il mio setticismo sul "Mischung" ( per l'amico stefano:" mixture")
Tra la mentalità
piemontese del "bogia nen" e quella sudista del "ce pensamo noi
..basta che ce fai guadambià".
Nonostante tutto devo comunque ammettere che nell'utimo anno un bel
pò di cose sono state fatte pur nella ristrettezza economica dei
tempi. Ho visitato la biblioteca con spirito critico e setticismo ed ho
potuto constatare l'eccellente servizio, "GRATUITO"
Questo è bene precisarlo. Ho richiesto un libro non
disponibile sapevo che reperire questo testo non era facile eppure la
ragazina della "Empfang"...( "reception" per Stefano 8#))) dopo qualche giorno me lo procurava...
Con la password fornitami dalla stessa ho potuto accedere dal web point ( naturalmente sempre Gratis) al mio sito.
Ben tre SO. Windows 7, Ubuntu, e Tiger della MC os. sono a disposizione.
Se il mio occhio critico può tranqullamente definire il
ricupero edilizio del locale troppo grossolano e "sgangheroso" diretto
da architetti e geometri inesperti circa le tecniche costruttive
piemontesi del '500-'600.
Non posso dire la stessa cosa dell'organizzazione interna, eccellente e
molto ben fatta. Pur rimanendo un certo qual modo disorientato dalla
presenza del deorts del bar a pochi passi dall'entrata.
Anche la fontana, che suscita un bel pò di perplessità in
quanto le lastre di pietra bagnate e ricoperte di muschio
scivoloso possono creare pericolo per i ragazzini che si
avvicinano a bere...(ho scritto bene ho visto ragazzini che andavano a
bere...)
o gli anziani che si avvicinano imprudentemente a "rinfrescarsi i piedi..."
In fondo ha un bell'effetto, e rende la piazza detta "Dei sanguinari" sicuramente bella e piacevole a vedersi.
(Prossimamente le considerazioni sugli altri lavori)
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Quando si riscopre le antiche tenologie.Un tempo si diceva "GAZ"
A None pare che una sorta di consorzio tra
agricoltori stia portando alla costruzione di un generatore di biogas,
sfruttando i liquami animali e la fermentazione di vegetali insilati.
Energia rinnovabile ma non solo, energia recuperata, perché gli
scarti di risulta saranno un ottimo concime per i campi.
Speriamo che questa iniziativa possa andare in porto, in parziale sostituzione della famigerata centrale a legno....
Oramai la parola di “Energia rinnovabile” (green energy)
è diventata di moda, alcuni addirittura si atteggiano a
scopritori dell’acqua calda riproponendo la costruzione di
strutture che mai verranno effettuate ma servono a ciucciare sodi dai
fondi UE .
Fin dal 1830 a Torino veniva costruito il primo Gazzometro tra le vie
Sacchi e Stati Uniti, nel 1851 a causa dell’estendersi della
città, nonché il rapido incremento
dell’illuminazione cittadina (all’epoca fatta con lampioni
a gaz) , fece spostare l’impianto in Borgo Dora, e qualche anno
nel 1891 ne fu costruito un altro in borgo Vanchiglia.
Pare però che in quest’ultimo venisse gassificato il carbone.
Attualmente i gasometri sono sempre meno usati e rappresentano
più dei monumenti “ storici” piuttosto che delle
vere e proprie infrastrutture. In passato infatti i gasometri venivano
utilizzati per accumulare il "gas di città", che veniva prodotto
sia per gassificazione del carbone. Tale gas veniva utilizzato sia per
usi domestici, sia per l'illuminazione pubblica delle città. Con
la diffusione del gas metano però l'utilizzo del "gas di
città" è via via scomparso e così anche i
gasometri hanno perso il loro ruolo. Queste strutture venivano
utilizzate anche in ambito industriale.
Durante il “ventennio” ne fu edificato uno nelle
“basse di Stura” per il trattamento dei liquami cittadini.
Nello “spirito dell’autarchia” in essi venivano convogliatele fognature cittadine,
e dalla fermentazione batterica dei residui organici in
decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici, fanghi di
depurazione, scarti dell'agro-industria. Produceva il classico Gaz di
città.
Un intero processo che vedeva la decomposizione del materiale organico
da parte di alcuni tipi di batteri produrre: Anitride carbonica,
idrogeno molecolare e metano, e che avveniva nelle strutture del
“gazometro”.
Questo Gaz di città alimentava molti “pipigas” di antica memoria delle famiglie torinesi.
Dopo anni di “vacche grasse e di spreco su scala industriale si riscopre “l’Antica tecnologia”.
Speriamo che l'iniziativa degli agricoltori più
lungimiranti dei nostri ciechied incapaci
“politici”. possa portare a risultati degni di nota
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Per
i fan di Star Trek
che
amano
scrivere o leggere storie su questo filone segnaliamo un sito dove
potranno esser protagonisti dei loro racconti.
Un saggio potrete averlo
a questo indirizzo : http://commvoyager.altervista.org/
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Le conte dla stala
Siccome rimane parecchio spazio libero prendo l' occasione
per
ricordare i miei racconti "Le conte dla stala" che furono
pubblicate sul libro omonimo di cui abbiamo esaurito tutte le
copie.
Siamo in attesa di trovare un editore o una tipografia disponibile a
stamparne una quantità limitata a prezzi accessibili.
comunque
chi volesse avere un saggio dei racconti nella rubrica "le Conte"
acessibile dalla pagina principale |
Arvajse Mario Ëd l'Ors
Non è mia consuetudine ricordare chi ci ha lasciati
perchè non voglio che questa rubrica diventi una
cronologia dei defunti ma un pensiero particolare a Mario ëd
l'Ors, se mi permettete lo voglio rivolgere, un solo episodio di
tanto tempo fa.
Lavoravamo in campagna, Biagio, Giovanni ed io.
Un sabato sera con la bici partimmo dalla nostra borgata e raggiungemmo
None, già allora come oggi deserta dopo una certa ora ad
eccezione dell'osteria dell'Orso gestita da Mario Pairotto.
Quella sera posammo le biciclette contro l'ippocastano che svettava
maestoso poco lontano ed entrammo nell'osteria, le grida di quelli che
giocavano a carte, il fumo, e l'odore del vino sincero empiva il locale.
Mario si asciugò le mani e chiese cosa volessimo, noi ci strigemmo nelle spalle.
Lui ci disse :Vajre sòld i leve an sacòcia?
Noi rivoltammo le tasche e il borsellino, benchè lavorassimo
duramente il nostro stipendio rimaneva in casa, i nostri genitori ci
lasciavano poche lire, il "pret" (mancia). Tra tutti ragranellammo
qualche lira e la
mettemmo sul banco, lui raccolse quei pochi spiccioli : "Con questi vi
posso dare una camomilla!" Disse tra il serio ed il faceto.
Ci stringemmo nelle spalle...lui si vose verso la moglie: "Maria! Na
canamia, e butà d'eva c'ha basta per tre" (Maria una
camomilla...metti un pò più d'acqua che deve bastare per
tre".)
Questo episodio l'avevo quasi dimenticato...ma quando Mario me lo
ricordò mi parve che fosse ieri ...invece erano passati
quarant'anni....
Arvajse Mario e prepara na canamia an pò lunga, per cand e vniroma a trovete....
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Addio al vecchio Tiglio
C’era una volta Villa Cerutti, poi l’ottusa
cecità di qualcuno decise di abbattere una pregevole costruzione
simbolo di un’identà....
Del parco della villa rimase, muto testimone della tragedia, un grande
tiglio sopravvissuto fino ad pochi giorni fa quando è stato
abbattuto...
Fin dai tempi dell’abbattimento degli ultimi platani del viale
(la leja) Maria mi chiamò allarmata, avevamo appena perso
la lotta alla difesa dei platani e questa del tiglio malato non ci
voleva proprio...
Mostrandomi l’enorme buco nel tronco mi disse costernata: “Nino, cosa ne pensi...riusciamo a salvarlo?”.
Io sono uno sfegatato difensore del verde e del patrimonio storico ma
non potei fare altro che constatare il male. “Vedi Maria questo
buco?” dissi “ Ebbene si allargherà sempre
più, purtroppo il Tiglio non ha una vita lunga come la quercia o
il platano e i suoi giorni sono contati, i parassiti le formiche
e quant’altro lo porteranno rapidamente alla fine”.
Mi disse: “Possiamo fare nulla?”
“Io taglierei rami della coppa più corti possibile in modo
che facciano minore resistenza al vento, ciò solleciterà
di meno la base del tronco...ma l’unico consiglio realistico
è quello di mettere un altro albero a fianco, poi appena
possibile eliminare questo, io ho il massimo rispetto per il patrimonio
storico e culturale ma...prima di tutto viene l’incolumità
degli umani, comunque non basarti unicamente sulle parole
di un “barotto come me” ma consulta uno "specialista”
.
Maria fece sfoltire la coppa seguendo il mio consiglio ( peccato di orgoglio?).
Come diagnosticato il “Male”, un cancro mortale,
continuò a svilupparsi fino a che quest’anno portò
alla decisione finale: “Abbattimento” ....
L’eliminazione di quell’albero che io vidi, fin dalla
mia giovinezza ergersi maestoso, mi stringe il cuore ed evitai di
andarne vederne la fine...purtroppo a differenza dei platani di San
Rocco per lui non c’era nulla da fare. La sua natura, il suo
ciclo biologico era terminato.
Prontamente al posto del vecchio tiglio è stato piantato un
altro albero, un platano, benchè non sia un rametto striminzito
come quelli messi a dimora nel viale, ma un
albero forse di 15 centimetri di diametro purtroppo non lo
vedrò divenire come il vecchio Tiglio...
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VERGOGNA!!
Qualche gorno prima del tonfo dell’”uomo del destino”
abbiamo assistito alla scena in cui il presidente Sarkozy e la
cancelliera tedesca Angela Merkel che se la ridono del presidente
del Consiglio. Bisogna specificare che la loro derisione non è
riferita al paese ne al popolo: l’oggetto dell’ironia,
infatti, non all’Italia, bensì al presidente Beluska.
Indubbiamente il presidente Sarkozy e la cancelliera Merkel, sino
rei di mancare di rispetto al presidente di uno stato straniero, ma ad
onor del vero bisognerebbe chiedersi come mai si sia arrivati a questa
situazione. Oramai, a livello europeo ed internazionale, siamo
ritenuti i “quaquaraqà” dalla politica, e dai
mercati (finanziari e non), insomma un potenziale pericolo per tutta
l’Europa.
Questo fatto, purtroppo, ha conseguenze negative per il Paese che detto
in parole povere ha un debito tale che lo costringe a pagare sui suoi
titoli di stato un interesse 300 volte più alto della
Germania
Chi fissa questi parametri? Le banche che prestano i soldi ai paesi in
difficoltà, e guarda caso Monti è proprio il
rappresentate di queste banche...dunque ora potremmo tranquillamente
dire che siamo tutti nelle mani dei cravattari europei., morale della
favola: “Dalla padella alla brace”.
Purtroppo in questi ultimi 15 anni la maggioranza al governo si
è profondamente impegnata a distruggere la classe piccolo
borghese, favorire il grande capitalismo e ricreare il "proletariato"
che gradualmente era scomparso.
Migliaia di dissocupati arricchiscono ora il nostro paese, mentre
decine di plurimiliardari si contendono il 70 per cento della ricchezza
nazionale...e stiamo ben certi che costoro non sarano tanto stupidi da
mettere il loro denaro in una banca italiana ma li investeranno nei
vari "paradisi fiscali". Questo naturalmente collegato al fatto che le
famiglie sempre più in difficoltà danno fondo ai loro
risparmi...denaro che le banche avrebbero potuto prestare ai vari
imprenditori....
Insomma innescando il classicio serpente che si morde la coda....
Staremo a vedere cosa Monti saprà fare....continuerà la
politica di impoverire il paese o creerà veramente il milione di
posti di lavoro citati dal berluska nel "Patto con gli italiani?".
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Federico corrispondente per None....
Gli articoli di
Federico vengono oramai pubblicati con regolarità
dall'eco del Chisone.
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Il
nostro amico Stefano Rizzo ha creato un blog di cui alleghiamo
l'indirizzo.
http://rizzostefano.blogspot.com
Se
andrete a visitarlo e lascierete il vostro parere sicuramente lo
gradirà.
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PANE
Pane: la vita degli umani. Oggetto di guerre
e rivoluzioni ciò che manca a gran parte della popolazione
del pianeta mentre il rimanente quarto degli abitanti lo
sbatte bellamente nella spazzatura.....
www.panificiochicco.it
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Federico corrispondente per None....
Gli articoli di
Federico vengono oramai pubblicati con regolarità
dall'eco del Chisone.
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