La saggezza che viene dal vino
Spesso sia il nonno che gli altri della borgata menzionavano "Barba Giann " ( da non confondere con Zio Giovanni figlio del nonno e fratello di zio Sebastiano e di mia madre ) come se fosse stato l' uomo più saggio di questo mondo . ma chi era " Barba Giann " ? ( Zio Giovanni ndr.)
Veramente era si una persona saggia ma solo quando era e cioè tra una sbonza e l' altra , peccato che non smaltiva mai la sbronza da una volta all' altra , tanto che le alla domenica mattina quando rientrava per accudire gli animali le donne dicevano : " Vedi come è religioso Giovanni torna già dalla prima Messa " invece lui tornava dall' osteria dove si era fatto chiudere dentro la sera prima , aveva passato la notte a cantare e a bere .
Era il padrone assieme al fratello della cascina detta " Le Cascinette" , dopo la morte del fratello aveva sposato la vedova , non che fosse stata una bella donna , la bellezza è tutt' altra cosa , Ma barba Giann diceva : " Belle o brutte basta che abbiano il sedere , tanto quando sono coricate sono tutte uguali " Aveva un figlio che era un pezzo di pane e viveva assieme al nipote che era un imbecille .
La moglie gli faceva fare il vino speciale solo per lui con le uve scadenti di clinto e fragola , ma lui quando riusciva a scappare nel paese si fermava all' osteria e finchè aveva denaro non tornava più a casa .
Un inverno si era bevuto persino il tabarro , l' aveva venduta e con il ricavato si era preso da bere finchè non fu fieno a dismisura , Poi in mezzo la neve alta mezzo metro , era giunto fino al cancello della cascina , aveva cercato di aprire ma era troppo sbronzo per riuscirci , aveva provato con una scala " pomera " ma continuava a cascare così fece che coricarsi su un mucchio di neve e addormentarsi , quando si svegliò al mattino la neve era sciolta .
Un' altra volta alla chetichella si era fatto chiudere in cantina e così tutta la notte aveva bevuto a garganella , al mattino la moglie lo aveva bastonato , in quanto si era scolato la damigiana del vin santo destinato alle persone di riguardo ,Cose da mordersi il culo con i denti di gomma !!! (
denti di gomma = dentiera .. ndr.)
Era un bugiardo incallito ma quando qualcuno lo smascherava con la sua faccia di bronzo rispondeva : " Si !! Si! Quando capita è già raccontato "
Aveva cercato di impiccarsi ma la corda si era srotolata e lui era caduto rompendosi un piede , così gli era toccato di stare più di un mese senza andare all' osteria " Quando hai sfortuna : aprissi una fabrica di cappelli i bambini nascerebbero senza testa "
Quando era stata vedova , la moglie del fratelo sopranominata " Tòta tribula " ( signorina tormento ndr. ) quando era giovane , ed ora benchè madre e con figli continuava essere chiamata in questo modo ;
Per timore di dividere la cascina aveva deciso di sposare il cognato . Ma Barba Giann non la voleva allora lei lo aveva invitato ad assaggiare il vino nuovo , si era fatta procurare del vino pugliese da Mario dell' Orso che commerciava in vini meridionali , un vinello che al nostro palato sembra poco più di aqua sporca , ma che taglia le gambe , Barba Giann non si era fatto pregare , ma quando si era alzato dal tavolo era caduto a terra come una mela cotta ",Tòta Tribula " non aspettava altro : Si fece aiutare da un garzone a pogliarlo e metterlo nel letto sotto le coperte , poi si era spogliata e si era messa vicino , lasciando che " la natura facesse la sua strada ". A mattino Barba Giann comprese cosa era successo durante la notte , fece dunque buon viso a cattiva sorte e posò la cognata . " Non ho mai visto mia moglie nuda : sveglia ha la sottana di lana e il vestito , per andare a letto indossa una vestaglia sulla sottana , ha i mutandoni con lo spacco legati sotto al ginocchio , quando mi viene voglia la tocco: lei mi gira il sedere e io mi servo ! "
La moglie quando le chiocce avevano cominciato a covare da una settimana guardava le uova se erano fecondate , se non lo erano li usava fare la frittata al marito , una volta sbagliò il conto dei giorni così le uova avariate provocarono una terribile dissenteria , Ma era la stagione della mietitura , lui semza esitazione fece che andare nel campo senza pantaloni , solo con la camicia (che in quei tempi era lunga fin quasi alle ginocchia ) " Il tempo e il culo fanno ciò che vogliono loro "
Un' altra volta avva mangiato una chioccia , era mancato poco che ci lasciasse le penne " Mi sono salvato solo perchè quell' anno il vino era buono "
Durante la guerra nonostante quel defficente del nipote collaborasse con i germanici lui portava gli ordini ai partigiani oltre le linee tedesche , con il suo fiasco sotto il braccio vacillando e cantando , passava i sotto il loro naso , lo deridevano e sghignazzavano sfottendolo , una volta si erano divertiti a fargli lappare come fanno i cani , il vino nel gavettino appoggiato a terra , una altra volta con il carro lo fermarono e gli chiesero : " Hai nulla da dichiarare ?"
" Si quello che ho in mezzo le gambe " loro sghignazzarono e lo fecero passare , lui fra le gambe , coperto dal tabarro aveva la cassetta con il denaro destinato ai partigiani .
E quella volta ? Si macinava la carne per fare i salami , avevano collegato un motore elettrico alla macchina da tritare , un garzone spingendo la carne con le dita se le faceva prendere dalla macchina , lo portarono all' ospedale , qualcuno propose di levare l' ultimo macinato Ma Barba Giann esplose :" Si certo !!Ora buttiamo via la carne !! lascia solo stare !! Tanto non si vede mica quale è quella di uno ( il porco) o quella dell' altro ( il garzone ) "
Aveva preso e il medico li aveva dato l' altolà :" Smettere il fumo , le donne , e il vino !! "
Barba Giann lo aveva guardato bene negli occhi e aveva risposto : " Se devo stare senza vino , donne , e fumo , allora è meglio che muoia subito !"
E aveva continuato a fare come prima .
Un giorno mentre attraversava la carrozabile un camion non riusciva a fermarsi in tempo e lo investiva , lo raccolsero e lo portarono a casa , avvolto in una coperta , arrivò in tempo per chiudere gli occhi e lasciare questo mondo . Di lui rimane solo più il ricordo sbiadito da tempo nella mente di noi vecchi , ma ha lasciato un mucchio di modi di dire curiosi e buffi che persino i giovani , ripetono ancora benchè non sappiano l' origine .
E' proprio il caso di dire : " Buffe come un ubriaco in mezzo al bosco " a stupide come " al Papa in bicicletta "