Il primo novembre
Finalmente il rosario era finito!!!
La sera del giorno dei santi , dopo accudito agli animali , a casa nostra si ritrovavano le famiglie del vicinato , Giovanni detto "Pontù " ( a causa di una vistosa ernia ), Pietro della cascina detta
: "Gadana ", Giacomo della cascina " Strambina",
Pietro della cascina " Oitanassa"., era quasi una festa , anche se un poco triste per il fatto che si ricordavano i morti , ma neanche molto , il nonno soleva dire :
" Non hanno mai tenuto nessuno per razza , prima o poi tutti dobbiamo prepararci per questo viaggio
"
".
E la nonna citava le parole bibliche del Re Salomone : " Vi è un tempo per tutte le cose
".
Già al pomeriggio zio Sebastiano aveva inciso le castagne per farle arrostite e la nonna ne aveva messe a bollire nella pentola assieme a un ramo di finocchietto selvatico , frattanto che arrivavano i vicini , nonna Maddalena e zia Margherita accendevano i lumini sul comò davanti le foto dei morti , le sistemavano per bene , nascondendo i "santini" che impedivano di vederle . Nonna Maddalena metteva sul davanzale , fuori della finestra , una lampada ,
affinché gli spiriti malvagi fossero intimiditi e non entrassero .
Qualcuno si portava la sedia , una bottiglia di vino oppure una torta di zucca o castagne ,
si sistemavano attorno il tavolo finché c'era posto , ogni luogo andava bene , chi si inginocchiava per terra con le mani giunte appoggiate alla sedia chi sulla panca , appoggiato al tavolo. La nonna e zia Margerita conducevano il rosario e tutti gli altri la seguivano ripetendo le preghiere, anche noi , che non vedevamo l' ora di mangiare le caldarroste , stavamo a pregare ; quando eravamo piccoli per timore degli scapaccioni , ora che eravamo più grandi per non farci guardare in malo modo dagli anziani.
Io e Giuseppe eravamo sempre vicini e lasciavamo quello stupido di Cesare assieme a Robero stessero con Antonio , fratello di Lucia e Giovanna . Intanto che si pregava cercavamo di sbirciare le cosce alle figlie di Giovanni , loro se ne accorgevano , e ci guardavano di sottecchi , e sembrava quasi che facessero apposta a spostare il grembiulino , quando la madre se ne accorgeva , senza smettere di pregare , dava una gomitata alle figlie , loro arrossivano e si rimettevano composte , Giuseppe , appena vedeva il grembiule un poco spostato mi dava una gomitata , ma io muovevo solo gli occhi , altrimenti se ci vedeva Cesare lo avrebbe raccontato alla nonna .
Con gli occhi mezzi chiusi guardavo Pietro con la sua testa folta di capelli bianchi , la zucca luccicante di Giacomo , ma gira e rigira l' occhio mi cadeva sempre sulle coscette di Giovanna
Domani pomeriggio le donne sarebbero andate al cimitero , a portare i grisantemi, tornavano dire il rosario , e accendere un cero sulla tomba dei morti , quasi tutti i nostri avi erano sepelliti in val Luserna ma Nonna diceva che non c'era nessuna importanza dove sono sepelliti i loro corpi , sono tutti vivi nella mente di Dio , e nell' ultimo giorno li avrebbe richiamati in vita .
Ogni tanto aprivo gli occhi e incontravo lo sguardo di Giovanna , lei veniva rossa e io chiudevo subito gli occhi.
Zia Margherita metteva le castagne sul tavolo e zio Sebastiano cominciava a fare le caldarroste in un angolo del cortile dove aveva già preparato la brace , intanto che attendavamo mangiavamo quelle bollite .La nonna aveva preparato la minestra di orzo e gli uomini tagliavano un salame , bevevano un bicchiere di vino e raccontavano cose di tanti anni prima , cose capitate quando era vivo qualche amico ora scomparso .
Cesare come il solito si riempiva le tasche di caldarroste , prima ancora che gli altri avessero il tempo di avvicinarsi , Giuseppe cercava di picchiarlo, zio Giovanni intervenia e lo difendeva , dicendo che non era il caso , ce n' era per tutti .
Qualc'uno prendeva un piatto di minestra , noi prendavamo due manciate di castagne arrostite e andavamo a sederci sotto la finestra assieme alle ragazze , alla luce della lampada a petrolio .
Alla fine tutti si salutavano e tornavano alle proprie case , Allora nonna Maddalena e zia Margherita , apparecchiavano il tavolo, una grossa pagnotta , la zuppiera con le castagne cotte , la minestra di orzo in un angolo della stufa , al caldo, i piatti disposti come a pranzo e in mezzo il pintone di vino.
" Nonna Maddalena !! perchè apparecchi il tavolo?"
" Così se i nostri morti dovessero passare di quì troverebbero un boccone di cena
" Rispondeva Maddalena con una voce misteriosa " Oggi è il giorno in cui i morti si mescolano ai vivi , dicevano i nostri avi !!! Ma ora tutti a letto , via!!
"
Noi correvamo alla nostra camera e mentre ci spogliavamo ci sembrava di vedere dei volti che ci guardavano dalla finestra , facevamo alla svelta e ci mettevamo sotto le coperte , io mi stringevo Bisin il cagnolino e Giuseppe metteva la sedia contro la porta affinchè non si aprisse ,
" Buona notte , Giuseppe"
" Buona notte , Nino... se senti qualche rumore chiamami......
'l nini