Il casolare di zio Secondo era quello più prospicente
al crina le della collina ,ma dietro alti tre a due minuti uno dall’
altro formavano quasi un quadrato in mezzo c’era un cortile in comune
con tutti e il giardino recintatio con una rete , allo stato brado un numero
immenso di galline, che non ho mai capito come facessero a mischiarsi ,
alla sera ognuna tornava al suo pollaio.
Le case erano fatte di pietre spaccate attaccate una
all’altra con tufo reso poltigli e usato come calce
Dalla cucina ,attraverso una porta si accedeva direttamente
alla stalla.
Questa casa l’ aveva costruita il bisnonno quando si
era sposato, li era nato il nonno e i suoi fratelli, e lì
il bisnonno aveva chiuso gli occhi anche la bisnonna in quella
casa era andata a “ dormire”. Oramai in vita erano rimasti solo tre fratelli
: il nonno , zio Secondo , che non si era mai sposato , e zia Caterina
che dopo rimasta vedova era tornata alla casa paterna.
Il nonno aveva lasciato la casa al ritorno da militare
quando sie ra sposato , si era comperato una casa nella pianura.
Le altre case agricole erano abitate dai cugini , figli degli altri fratelli
del nonno, e dai nipoti. Quando i lavori erano grandi si mettevano tutti
assieme per sbrigarli più velocemente, e pesso il cortile assomigliava
un asilo , pieno di bambini che strillavano.
Per me era tutto bello, un a volta siamo andati a pescare
di nascosto , con le mani, dento il torrentello :Quando siamo tornati ,
ci siamo beccati una bella sgridata : la zia Anna le ha suonate a Domenico
perché non era andato al pascolo, Timoteo era riuscito ascappare
ma sua madre gli ha gridato dietro :- “A cena dovrai tornare!”.
Io …………. Bè zia Caterina mi ha preso per le orecchie e tirava come
un orso e io gridavo come un’aquila ma lei gridava più
forte di me :” se ti scappava un piede sdai massi pieni di muffa
ti potevi rompere una gamba ..!!. Loro i lavori agricoli li facevano tutti con il cavallo
e il mulo pèrchè zio diceva “- i trattori
rovinano la terra . e lei per ripicca non rende più “ Vedesse
ora cosa fanno sulla sua terra , mrirebbe una altra volta dal magone .”