Il Tour ai piedi di Fausto Coppi

 

Tour de France: 39ma edizione 11ma tappa, 6 luglio 1952. Le Bourg D’Oisans-Sestriere (182 km).

Dopo aver conquistato l’Alpe d’Huez e la maglia gialla, Fausto Coppi con una prova di schiacciante superiorità ha di fatto posto il suo sigillo sull’edizione numero trentanove del Tour de France. A nulla è servito agli avversari conoscere i piani di attacco del campionissimo, annunciati da lui stesso ad un giornale francese, in cui aveva dichiarato che, dopo la tappa del Sestriere, avrebbe vestito la maglia gialla con 10’ di vantaggio. L’attacco decisivo è stato portato sulla terza salita delle cinque in programma oggi, vale a dire sul col di Galibier nella quale dopo 5 km a 11 km dalla vetta le posizioni erano queste: primo il francese Le Guilly; a 2’12" Coppi, Ockers, Geminiani, Ruiz, Close, Bartali, e Gelabert. Due 2 km dopo Fausto Coppi ha iniziato la sua inarrestabile progressione; l’unico che ha tentato di resistergli e lo spagnolo Ruiz che però è riuscito a reggere l’impressionante ritmo dell’italiano per soli duecento metri. A 4 km dalla vetta il coraggioso Le Guilly viene ripreso e lasciato in surplace. Da qui la tappa almeno per quello che riguarda il primo posto non avrà più storia pur mancando ancora 75 km, il colle del Monginevro e il Colle del Sestriere che il Tour scala per la prima volta. In realtà Coppi aveva già saggiato il suo stato di forma, (ma soprattutto quello dei suoi rivali) praticamente sulla prima delle cinque salite in programma, vale a dire il Col de la Croix de Fer dove aveva lasciato a circa 40" Gealabert e subito dopo Geminiani, anche se poi sarebbe stato riassorbito dal gruppo dei primi in discesa. Il celebre cronista Carlin ha telefonato al suo giornale spiegando: "Certe volte si ha l’impressione che ci sia un Tour... più Coppi; che egli ne sia il padrone fuori concorso, messo erroneamente in classifica; che possa farne ciò che vuole, anche stracciarlo, mandando a casa tutti gli altri concorrenti. E confesso che questa paura l’abbiamo avuta proprio stamattina (e non era campata in aria) quando alla prima grande salita in partenza, delle cinque che erano in programma, l’abbiamo visto andarsene da solo" (Fonte: Enciclopedia degli Sport, edito UTET di Stefano Jacomuzzi). Della stessa opinione sembra essere Jacques Goddet patron del Tour che appare intenzionato a valorizzare di più il premio dato al secondo classificato, per donare un briciolo di interesse ad una corsa che sembrava appena iniziata ma che di fatto ha già disegnato il suo trionfatore.

Autore: Spirito Francesco